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Anno edizione: 2021
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ho dovuto prendere questo manuale per un esame universitario e "cordialmente cioe' di cuore!!" lo sconsiglio agli studenti che devono studiare storia medievale. e' scritto per snodi tematici e nn per cronologia, cosa che fa confusione, passando da cose che accadono prima a cose che accadono dopo e al contrario!!, e' sintetico su delle cose che dovrebbero essere approfondite e e' approfondito su delle cose su cui si potrebbe sorvolare e che sono inutili. presenta degli sbagli che sono "redazionali cioè' della redazione!!" dell' autore e nn della casa editrice utet, che e' una degnissima casa editrice, che questo manuale infama, sulle date, per scriverne, la morte di Ludovico il Germanico a pag121 nella genealogia, la morte di Riccardo conte di York a pag 404. per scriverne due di più' sbagli nel testo. e uno nelle cartine a pag138 nella identificazione. scrive in più' passi di federico primo Barbarossa e di Federico secondo sempre citando qualcosa si' e qualcosa no, dei combattimenti, scrivo. nn scrive abbastanza dei longobardi e dei franchi. non scrive abbastanza della guerra dei cento anni, con la genealogia degli attori coinvolti a pag 398 che dovrebbe includere Carlo quinto e il fratello Filippo l' ardito e Carlo sesto e a parte luigi di Orleans e a parte Carlo settimo il delfino. e' un manuale di storia confusionario che piu' che da studiare e' da instillare la confusione negli studenti. e' un manuale di storia che fa perdere l' amore per la storia medievale, che e' una parte della storia che, su dei manuali che non sono questo manuale, e' da essere appassionante per una studentessa. in più', le sintesi dei contenuti sono inutili e scritte "per scriverle", nn per sintetizzare le cose. le cronologie sono mancanti di delle date. mi sento di scrivere che questo manuale di storia medievale, per quante ore la studentessa ci perde per studiarlo, lascia una segno negativissimo nello studio della studentessa. non lo consiglio "cordialmente cioè' di cuore!!".
Ho comprato questo libro in preparazione all'esame dell'università di Storia Medievale. Sinceramente non sono soddisfatta. Studiare su questo manuale non è stato per niente semplice studiare. È troppo confusionario: in un capitolo ci possono essere più paragrafi che parlano di più argomenti diversi, creando uno scollegamento temporale tra argomenti (per fare degli schemi che avessero una continuità per argomento, ho continuato a fare avanti e indietro per il libro..). Inoltre è veramente troppo sintetico, non spiega o approfondisce in maniera adeguata: per fare alcuni esempi, le Crociate sono spiegate troppo a grandi linee (ho dovuto fare affidamento al mio vecchio libro delle superiori, come per molti altri argomenti); la Reconquista spagnola e la Guerra dei Cent'anni sono spiegate in un paragrafo di sì e no una paginetta e mezza. Quindi, vista la mia personale esperienza, non mi sento di consigliarlo.
Indubbiamente è un buon testo di studio. Schematizzato e ben strutturato, insiste su certi punti non in maniera ripetitiva bensì “mnemonica”. Indubbiamente da un’ottima visione d’insieme del Medioevo. Evidenzia bene e sinteticamente elementi e aspetti del millennio medievale poco considerati. Niente male per chi cerca un “primo approccio” all’argomento. Interessante il primo capitolo dedicato alla concezione del Medioevo, al sua visione nei secoli e nella società attuale. Tuttavia in certi tratti è decisamente fin troppo povero. C’è differenza tra sintetizzare e trascurare, se non volutamente ignorare, certi eventi. Diversi argomenti, infatti, sono esposti in modo impreciso, anzi oserei dire atroce, con errori (ve ne sono diversi, incluse alcune date), imprecisioni, omissioni, in alcuni punti si rasenta la distorsione storica. Diversi personaggi-chiave, fondamentali per comprendere certi eventi, vengono... martoriati, trattati con una superficialità incredibile, oppure non sono per nulla nominati. Nell’insieme magari si può considerare ben organizzato, ma nei singoli capitoli o paragrafi è spesso confusionario, il discorso si fa ingarbugliato, soprattutto nella seconda parte. La ripetizione del medesimo concetto, magari voluto per favorirne l’assimilazione, diviene a un certo punto eccessivo. Particolarmente irritante è poi l’eccessiva generalizzazione, il voler rendere esperienze ed entità diverse soggette agli stessi fenomeni e sviluppi, accumunarne inizi ed esiti. Per non parlare della mancanza di obiettività nel presentare certi fenomeni, soprattutto per quanto riguarda i comuni, riguardo al loro scontro con l’Impero e non solo. Come “manuale di base”, a conti fatti, ha i suoi aspetti positivi ma sarebbe preferibile cercarne un altro.
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