Bross., cm 24x17, pp XII-414, 40 tavv. b/n. Il manoscritto miscellaneo, quello cioè nel quale convivono opere di autori diversi, rappresenta, nella storia del libro, il punto d'arrivo d'un cammino complesso, che sovvertì la regola fondamentale dell''editoria' antica: quella dell'unitarietà del contenuto. Ma perché sorse questa nuova tipologia di libro? Cosa rappresentò nell'universo librario del Medioevo Orientale? Quali erano i fini che si prefiggeva, di volta in volta, l'allestitore? Queste sono alcune delle domande cui il volume cerca di dare risposta. L'indagine, dopo una riflessione metodologica di carattere generale, si concentra su quattordici manoscritti bizantini prodotti tra il IX e il XII secolo e conservati nelle biblioteche di conservazione più importanti d'Europa (dalla Biblioteca Apostolica Vaticana, alla Bodleian Library di Oxford, dall'Universitätsbibliothek di Heidelberg, alla Bibliotheek der Rijksuniversiteit di Leida, dall'Archivio e Biblioteca dell'Abbazia di Montecassino, alla Bayerische Staatsbibliothek di Monaco di Baviera, alla Bibliothèque nationale de France di Parigi e alla Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia). Ma la prospettiva d'indagine vuole essere più ampia: una serie di affondi nel tempo e nello spazio porta il lettore a contatto, di volta in volta, coi manoscritti miscellanei più antichi (risalenti ai primi secoli dopo Cristo e ancora in forma di rotolo di papiro), con celebri cimeli latini, ma anche coi primi libri miscellanei a stampa, in un visione che spazia dunque, pur concentrandosi su un periodo specifico, dagli albori dell'era volgare all'età moderna. I manoscritti sottoposti ad indagine - che rappresentano, nella varietà dei contenuti e dei livelli di produzione, l'intero panorama librario dell'epoca - sono studiati secondo un metodo originale, basato sull'analisi congiunta degli aspetti codicologici, paleografici e testuali: un approccio che consente di ricostruire la storia di ciascun manoscritto nei dettagli di scenari e ambienti di produzione, mettendo a fuoco interessi e condizioni socio-culturali degli allestitori, ma anche modalità d'uso e pratiche di lettura.
Leggi di più
Leggi di meno