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Ho visto il film poco tempo fa e devo che insieme a "Accattone" sono i migliori di Pasolini che secondo me e' molto più bravo come scrittore, una sorta di voce corrente per questo una presenza scomoda ed ingombrante, che come regista. Questo film come Accattone rappresenta la realtà della periferia romana e dei sottoproletari urbani in questo caso rappresentati da Mamma Roma (inutile confermare la straordinaria bravura di Anna Magnani nel ruolo della popolana) e da Ettore. I momenti più struggenti del film sono a mio parere i dialoghi che Mamma Roma instaura con diversi personaggi tra cui Biancofiore, un militare e due omosessuali in una Roma notturna completamente oscurata dove solo i lampioni dei marciapiedi sono percepibili e la scena finale lo sguardo intenso, disperato, struggente di Anna quando dal carcere accoglie la notizia della morte di Ettore, correndo si affaccia alla finestra della sua casa osservando il panorama dei palazzi che avrebbero dovuto rappresentare la svolta radicale per la sua vita e per quella del figlio. Una vera sconfitta, qui Pasolini come nei suoi libri, oltre a inserire la sua capacita' di fotografare la realtà in maniera asciutta, diretta, inserisce l'ineluttabilità del destino dei sottoproletari, nonostante gli sforzi di arrivare a rappresentare la piccola-borghesia, due mondi così contrapposti da impossibilitare qualsiasi tipo di mediazione. Lo sforzo di Mamma Roma che pero' non sembra essere presente nel personaggio di Ettore, non vuole andare a scuola, lavora la sera in una trattoria romana solo per far contenta la mamma e tra le prime esperienze sessuali con Bruna e la vita vissuta di espedienti dal momento in cui Bruna rivelerà il passato di prostituta della madre, finirà morto in carcere dopo una lunga agonia. Sara' lui a rappresentare definitivamente il mancato riscatto. Comunque un bel film, lo rivedrei volentieri e Pasolini e' uno degli intellettuali più validi del 900.
Il film più struggente di Pasolini, un capolavoro assoluto.
Decisamente tra i migliori film di Pasolini assieme ad "Accattone". Effettivamente gli altri sono ingurdabili, ma questo è veramente molto poetico, molto delicato tranne le prima scena del banchetto che è ancora abbastanza pesante.
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