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L’economista, giurista e sociologo della famiglia Ferdinando Loffredo (1908-2007) ha attraversato con la sua opera, teorica e pratica, tutto il XX secolo. Giornalista, saggista, funzionario dapprima dell'I.N.F.P.S. e poi dell'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (I.N.P.S.), ha scritto numerosi articoli, saggi e libri di carattere eminentemente tecnico ma non privi di aspirazioni e proposte politiche su tematiche socio-previdenziali e familiari le più varie. Si possono menzionare, fra questi, volumi come Politica della famiglia (Bompiani, 1938), che ebbe una prefazione dell’allora Ministro dell’Educazione Nazionale Giuseppe Bottai, del quale Loffredo fu stretto collaboratore, La famiglia nell’economia della nazione (Zanichelli, 1939), La Protezione sociale del cittadino (Roma, 1962) e Lezioni sulla politica economica della sicurezza sociale (Università degli studi di Macerata, 1969), dai quali emerge una profondità di analisi che, condotta alla luce della dottrina sociale cattolica e della letteratura scientifica internazionale (conosceva e leggeva perfettamente in quattro lingue), meriterebbe oggi di essere riscoperta, tanto più in un momento nel quale politici, economisti e sociologi s’interrogano sull’identità e sul futuro delle politiche sociali e familiari. Dopo una introduzione che inquadra la biografia e l'opera di Loffredo, confutando in particolare la mistificazione della sua figura che si è avuta nei decenni scorsi a causa di gruppi ultra-progressisti e vetero-femministi, Giuseppe Brienza ne riprende uno studio del 1958, intitolato La sicurezza sociale nelle dichiarazioni del Pontefice Pio XII, che riveste un valore “apologetico” del Magistero di Papa Pacelli, in quanto la solidità di magistero sui principi sociali dell'ordinamento pubblico da parte del pontefice fu apprezzata da uno studioso non cattolico come il socialdemocratico Angelo Corsi (1889-1966), direttore della rivista nella quale il saggio di Loffredo fu pubblicato originariamente, cioè “Previdenza Sociale. Rivista bimestrale dell’I.N.P.S.”.
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