I venti saggi di Madri, padri e altri toccano alcune delle tappe piú importanti del sapere umano – letteratura, filosofia, storia, antropologia, critica d’arte, teoria politica, psichiatria, psicoanalisi, neuroscienze, embriologia, epigenetica – dando vita a uno straordinario viaggio intellettuale e simbolico, personale e insieme universale.
Meravigliosa esplorazione al cuore della memoria e del tempo, nel profondo delle più grandi pagine della letteratura, in bilico sui contorni mutevoli dei sentimenti: Madri, padri e altri è un affascinante percorso di riflessione attraverso le linee di confine che definiscono le nostre relazioni. Quelle tra noi e le nostre famiglie, noi e i nostri amori, noi e il mondo. «Siri Hustvedt ripercorre la storia dei suoi antenati, sia di sangue sia letterari. Scandaglia la sua eredità intellettuale, riflette sul fascino dei mentori e, forse più di tutto, ingaggia un corpo a corpo con la maternità» («The New York Times Review of Books») «La Virginia Woolf del Ventunesimo secolo» («Literary Review»). «Siamo tutti, in un modo o nell’altro, fatti di ciò che definiamo “memoria”, non solo i brandelli di immagini che si sono consolidati ripetendo le nostre storie, ma anche i ricordi che abbiamo introiettato senza capire – il profumo che porta con sé qualcosa che abbiamo perduto o un gesto o il tocco di una persona che ce ne fanno venire in mente un’altra, oppure un suono, vicino o lontano, che scatena una paura sconosciuta». È proprio da qui, dalle sue esperienze personali, da quella «memoria» nel senso più ampio e profondo che Siri Hustvedt parte per una sorprendente esplorazione attraverso il mondo delle arti e l’universo delle scienze, alla ricerca di quello che c’è alla base del nostro modo di pensare, di agire, di amare. Dalle figure femminili che hanno avuto un ruolo centrale nella sua vita – la nonna paterna Tillie, protagonista di tanti ricordi d’infanzia, la madre Ester, «una donna particolare» di cui ha amato ogni sfaccettatura, la figlia Sophie – alle ideali madri artistiche, come Djuna Barnes, che l’hanno accompagnata negli anni della formazione; dalla riflessione sul concetto stesso di maternità all’interno di una cultura plasmata dal patriarcato a una fine analisi delle ragioni che si celano dietro la misoginia; dal mistero che lega indissolubilmente il lettore a un libro come Cime tempestose alla magia delle mille forme della finzione letteraria; dalla fugacità della percezione dell’arte negli occhi di chi la osserva a un’affascinante panoramica delle opere di Louise Bourgeois. I venti saggi di Madri, padri e altri toccano alcune delle tappe più importanti del sapere umano – letteratura, filosofia, storia, antropologia, critica d’arte, teoria politica, psichiatria, psicoanalisi, neuroscienze, embriologia, epigenetica – dando vita a uno straordinario viaggio intellettuale e simbolico, personale e insieme universale.