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Anno edizione: 2000
Anno edizione: 2016
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"La macchina biologica umana" delinea le possibili linee di azione per un lavoro preliminare finalizzato al possibile ‘entrare nel Lavoro’. In pratica, non si diventa seri candidati ad ‘entrare nel Lavoro’ fin quando la nostra ‘macchina biologica umana’ non è in grado di stare nello stato di veglia quando vuole. E naturalmente, per ricercare attivamente uno stato di veglia, occorre prima di tutto riconoscere che, senza ombra di dubbio, le nostre normali attività quotidiane sono portate avanti in uno stato di sonno verticale. Il libro definisce in dettaglio quali ostacoli si incontreranno all’instaurarsi ed al mantenersi dello stato di veglia; quali strategie si potranno adottare per superarli; qual’è il vero fondamento del sonno, e qual è il tipo di sforzo necessario per riuscire a vederlo in se stessi, prima ancora che a cambiarlo. Nel lavoro iniziale, per prima cosa la nostra attenzione va rivolta verso il corpo, con i suoi apparati mentale, emozionale e motorio; questo è ciò che, preso come un tutto, viene chiamato in questo sistema la macchina biologica umana. Vengono offerte diverse analogie, per illustrare i metodi di osservazione del nostro stato di sonno (la macchina addormentata). Tra queste, favole e miti come: "La bella addormentata" "il mito di Narciso" "La lepre e la tartaruga" e la filastrocca americana "Row row row the boat..." nonché un’interpretazione del mito rosacrociano di "Umpty Dumpty", da Lewis Carroll, alla luce degli insegnamenti tibetani del Bardo. C’è un interessante capitolo dove l’analogia del rapporto uomo-donna è usata per illustrare il rapporto che c’è tra il ‘se’ essenziale’ e ‘la macchina’. E c’è l’analogia del taglio del diamante per illustrare il processo di abrasione a cui volontariamente ci sottoponiamo all’interno di una scuola o comunità di lavoro, se vogliamo liberare quanto in noi c’è di sottile e separarlo dal grossolano. In pratica, "La macchina biologica umana" è un manuale alchemico, che ci insegna, senza tutta la terminologia misteriosa ed esoterica dell’alchimia,
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