L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Promo attive (0)
scheda di De Federicis, L., L'Indice 1998, n. 4
Sono quindici racconti, di altrettanti nuovi scrittori del Sud, scelti e introdotti da Fofi, il quale nella prefazione spiega il progetto - ricercare e ritrovare, se c'è, una specificità della letteratura meridionale - e ne indica le ragioni non solo letterarie. Si tratta infatti, per Fofi, di far sentire (se c'è) la resistenza della cultura meridionale al modello "emiliano-torinese", al "modello di sviluppo economico agnelliano o emiliano"; di far luce su diversi modi di stare al mondo. L'intento polemico e il convincimento populistico e poveristico avranno forse guidato l'ottimo lettore che è Fofi nella selezione di questi pezzi, centrati infatti su una tradizionale ricerca tematica più che su forme innovative. L'insieme risulta in linea con un realismo, pronto sempre a rivoltarsi in surreali esiti grotteschi, tipico della narrativa meridionale, di cui si ritrovano vari tratti persistenti: dalla propensione al dialetto all'uso impietoso dei quadri di famiglia, là dove il microcosmo rispecchia e concentra le modalità e tortuosità del vivere sociale. Fofi si richiama a Pirandello; ma sembra di incontrare, in certe scene di vita, anche la mano di Matilde Serao; e più episodicamente, in qualche pagina femminile, il gusto di Sciascia per l'indagine d'archivio e lo scavo nella storia sepolta. Gli autori, tutti di grande leggibilità, sono Alajmo, Attanasio, Benfante, Colaciura, Capraro, Conoscenti, D'Ambrosio, De Santis, Minervini, Notari, Pascale, Piccolo, Taiuti, Torre, Venezia; sono siciliani, campani e pugliesi; uomini e donne, poche le donne; con mestieri svariati e in genere oscuri, spesso nella scuola. Ma parecchi di loro già sono noti per aver pubblicato libri e non inosservati: come Marcello Benfante, Francesco Piccolo, Domenico Conoscenti, Maria Attanasio (l'archivista, appunto), e il giornalista Roberto Alajmo che qui compare con un bel pezzo in cui gli effetti a sorpresa nascono dall'economia cronachistica dei mezzi narrativi: "La famosa rivolta dei cani in Sicilia", cronaca straordinaria perché, nonostante le aspettative innescate dal titolo, non vi succede niente. Malizia di scrittore, e di giornalista che dell'enfasi conosce il lato debole.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore