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Anno edizione: 2019
Anno edizione: 2019
Anno edizione: 1995
In questi «Ludi africani», si rivela già in tutta la sua mirabile forza percettiva il «contemplatore solitario».
È il 1913. Ernst Jünger, diciottenne, fugge da scuola, acquista una rivoltella, attraversa in treno il confine con la Francia presentandosi a un ufficio di reclutamento della legione straniera a Verdun. Poco tempo dopo eccolo in viaggio, con rissosi compagni, per Marsiglia; di qui l'imbarco per la costa africana. Il giovanissimo Jünger passerà sei settimane nella legione, chiudendo la sua fuga quando un intervento del padre dalla Germania provocherà il suo congedo. Un anno dopo si arruolerà di nuovo, ma nell'esercito tedesco, e andrà a combattere sul fronte occidentale la sua guerra, tra le «tempeste d'acciaio» che daranno il titolo a un libro memorabile. Fuggito da un'agiata esistenza di studente per poter vivere «arbitrariamente», Jünger farà la conoscenza, fra le mura di un fortino della legione, di quella speciale follia – seppur qui stemperata dal clima dell'avventura, dal colore dell'esotismo – che emana da un mondo chiuso di uomini in armi: un mondo insieme regolato e senza vera legge. Soprattutto, sperimenterà i limiti dell'avventura individuale, l'impossibilità di darsi un destino tutto personale; in realtà, egli è indotto a concludere, «nessuno può vivere arbitrariamente». Ma l'Africa è anche, per lui, il primo luogo in cui può scoprirsi osservatore – straordinariamente dotato – di una realtà al di là della vicenda attuale e contingente: il paesaggio, con il suo fascino immediato e la profondità del tempo che racchiude.Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Libro delizioso, costantemente pervaso di una finissima ironia, mendre dipana la breve avventura picaresca di un giovane studente in fuga verso l'Avventura rappresentata dalla Legione Straniera. Nonostante il tono sia volutamente leggero, come sempre in Junger anche dalla più spensierata delle sue pagine scaturiscono osservazioni capaci di ingenerare riflessioni non banali.
Un bel romanzo di ambientazione coloniale: la storia di un ragazzotto tedesco con la testa piena di storie romantiche sul Nordafrica e la Legione straniera che scappa di casa e s'arruola tra i legionari per scoprire una vita tediosa, meschina e brutale. L'oriente esotico e misterioso è tutt'altra cosa da quel che aveva immaginato, e le avventure dei legionari stanno solo nei libri. Un grande romanzo sulla perdita dell'innocenza e sulle immagini fasulle dei paesi africani che infestavano le menti degli europei all'inizio del Novecento (non che ora si abbiano le idee tanto più chiare, beninteso).
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