Marcello Mazzoni nasce a Reggio Emilia e si diploma al Conservatorio Monteverdi di Bolzano e prosegue gli studi intensivi all'Accademia di Imola con professori e concertisti di fama come F. Scala, L. Berman, A. Lonquich, R. Risaliti, L. Lortie, J. Achucarro e P. Rattalino.
Innumerevoli i suoi concerti - sia come solista che con orchestre - in sale da concerto e festival in tutto il mondo.
Cio’ che caratterizza l’arte di Marcello Mazzoni è un approccio di libertà e di espressione che mira ad aprire scenari e immagini suggestive garantite dal susseguirsi di temi e contrappunti, tipici della musica classica, creando magistralmente un dialogo continuo tra tutti i musicisti, con temi sempre riconoscibili, con arrangiamenti pieni di personalità e con finali affatto scontati.
Il programma dell’interessante Live di Marcello Mazzoni contiene uno spaccato estremamente significativo dell’immensa produzione pianistica di Liszt. Si tratta di una musica speciale, di puro virtuosismo - nel senso più nobile e comprensivo del termine. La differenza è che quello che in passato era anche, ma non solo, virtuosismo delle dita e talvolta ricerca di effetti, ora è virtuosismo armonico e timbrico. Ma il raggiungimento della tensione emotiva e il coinvolgimento mentale e spirituale tra esecutore e pubblico rimangono gli stessi, anche più esigenti.
Le opere pianistiche tarde, sono in grado di esplorare livelli sonori sconosciuti, nei registri meno battuti della tastiera, quasi al limite degli infrasuoni e degli ultrasuoni, come se si volesse andare “oltre” gli 88 tasti, ma soprattutto indagano percorsi armonici all’epoca non del tutto conosciuti e forieri di novità sconvolgenti.
Qui vi è un pianismo totalmente diverso che solitamente rappresenta il Liszt acrobatico più noto al pubblico; sono fantasticamente legati come nodi, il “pianostar” della prima parte della sua vita e l’intellettuale profetico degli anni successivi. Il tutto sempre ruotando intorno alla Sonata, la perfezione assoluta nell’interazione tra forma e sostanza, vera chiave di volta del catalogo lisztiano, oltre che di tutta la letteratura musicale ottocentesca. E di quelle che possiamo sentire e rilevare ripetutamente, in questo CD, auspici musicali e discendenti armonici.
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