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Questo libro è una pietra miliare per lo studio del sufismo. Molto molto complesso, non si legge come una favoletta, anzi. Prevede una pre-conoscenza molto approfondita. Ma fondamentale!
«I disparati volti degli uccelli del mondo non sono che ombre del bel Simurgh». Al centro fatato di questo viaggio iniziatico c’è il viaggiatore ovvero i viaggiatori, centomila uccelli che decidono di avventurarsi verso l’ignoto alla ricerca del Simurgh, colui che hanno eletto loro re. Solo 30 giungeranno alla meta, dopo aver attraversato in volo le 7 valli, o mari, della ricerca, dell’amore, della conoscenza... fino a scoprire, lungo questa via mistica—come sostiene Burton—“the identity of God and Man”. Per cui l’ombra che rappresenta i limiti umani, conseguita tale meta sapienziale, scompare nel sole: “and the shade vanished in the sun”. Nessuna perifrasi o metafora di natura linguistica può rendere quest’idea fondamentale meglio della visualizzazione interiore: un grande Simurgh composto di tanti uccelli minori quanti sono coloro che volarono sino a lui. In questo inatteso raggiungimento risiede «the meaning of the sacred journey as Farīd ad-Dīn ‘Attār saw it in the declining years of his life. He was a pilgrim like the birds, a traveller—as he had identified himself in THE KASĪDAH—a wanderer, for whom little matters except the mystical goal» (R.Fr. Burton, “Arabian Nights”). “Se un giorno il Simurgh vorrà mostrarti la sua bellezza, saprai distinguere il suo volto in ogni ombra, al di là di ogni tuo pensiero. Siano pure 30 o 40 gli uccelli, ciò che vedrai non sarà che l’ombra del Simurgh … vedrai il sole nell’ombra e poi l’ombra svanire nel sole, e così via”. Solo chi come lei, l’upupa, “l’inviato dell’invisibile”, conosce la via, può volere questo “fraterno sodalizio”, che è ordine e armonia del popolo. ‘Attār mette in chiaro un punto: dall’istante in cui Muḥammad cominciò a vivere, vennero alla luce anche i 2 mondi. Una teoria simile alla teoria dei due mondi di Platone. In Muḥammad, vertice e luna dei due mondi, il creato ha una meta; ma è compito del singolo atomo trovare la propria via particolare che conduca all’invisibile, spalancare la porta sull’ignoto.
Un viaggio allegorico di migliaia di uccelli alla ricerca del loro re. Al termine del lungo viaggio iniziatico, descritto nei particolari nelle sue diverse stazioni spirituali, solo una piccola parte delle migliaia di uccelli partiti arriva a destinazione e conosce il grande Simorgh. Un libro veramente eccezionale, sotto tutti i punti di vista.
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