Al suo primo album da solista, Manuel Granatiero è già stato protagonista di diverse registrazioni di successo in seno a Gli Incogniti di Amandine Beyer e Accademia Ottoboni, di cui è membro-fondatore.
Qui, affiancato da Yu Yashima e Marco Ceccato rivolge la sua attenzione alla musica per flauto di C.P.E. Bach.
Il frutto di questo lavoro è “Light and Darkness”, cinque sonate scelte dal cospicuo corpus che l’autore ha dedicato a questo strumento. Oltre alla celebre sonata per flauto solo, il programma include due sonate con il cembalo obbligato e due sonate con il basso continuo. In tutta la loro varietà stilistica e di scrittura, rappresentano l’arco di anni nel quale Bach compose le sue sonate per flauto a noi sopravvissute: la BWV1020 scritta in gioventù nella casa paterna a Lipsia, la Wq124 durante i primi anni di studio a Francoforte , la Wq128 e la Wq132 durante il servizio alla corte di Federico II, mentre la Wq83 durante gli anni di maturità ad Amburgo. È quindi un piccolo viaggio nell’universo del “Bach di Berlino” attraverso alcune pagine intime che ci fanno esplorare le più diverse passioni umane, dalle più buie alle più luminose.Al suo primo album da solista, Manuel Granatiero è già stato protagonista di diverse registrazioni di successo in seno a Gli Incogniti di Amandine Beyer e Accademia Ottoboni, di cui è membro-fondatore.
Qui, affiancato da Yu Yashima e Marco Ceccato rivolge la sua attenzione alla musica per flauto di C.P.E. Bach.
Il frutto di questo lavoro è “Light and Darkness”, cinque sonate scelte dal cospicuo corpus che l’autore ha dedicato a questo strumento. Oltre alla celebre sonata per flauto solo, il programma include due sonate con il cembalo obbligato e due sonate con il basso continuo. In tutta la loro varietà stilistica e di scrittura, rappresentano l’arco di anni nel quale Bach compose le sue sonate per flauto a noi sopravvissute: la BWV1020 scritta in gioventù nella casa paterna a Lipsia, la Wq124 durante i primi anni di studio a Francoforte , la Wq128 e la Wq132 durante il servizio alla corte di Federico II, mentre la Wq83 durante gli anni di maturità ad Amburgo. È quindi un piccolo viaggio nell’universo del “Bach di Berlino” attraverso alcune pagine intime che ci fanno esplorare le più diverse passioni umane, dalle più buie alle più luminose.
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