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A più di dieci anni di distanza dal suo fortunatissimo esordio Pulce non c'è, Gaia Rayneri torna con un libro autobiografico, che muta un profondo dolore in una splendente speranza.
È possibile che a volte andare in pezzi possa servire a farci tornare più interi?
Gaia ha ventiquattro anni, è indipendente economicamente, vive da sola e il suo futuro sembra splendere di luminose promesse. Ma improvvisamente scende un'oscurità che la opprime, togliendole la voglia di lavorare, di vedere persone, perfino di uscire di casa. Dopo una visita con uno psichiatra, arriva il responso: ha un "disturbo borderline di personalità". La diagnosi, dapprima accolta come promessa di cura, diventa una prigione, assieme al suo cammino codificato, fatto di sedute di terapia, di psicofarmaci, di test periodici. Per un fine che non sembra essere lo "stare bene" quanto lo "stare meno peggio". Ma questo libro non è il racconto di un dolore. È, sin dal titolo, la storia di una guarigione, raccontata con la speranza di fare del bene anche a chi la legge. Perché Gaia a un certo punto riesce a cambiare sguardo, abbandonando quello che contrappone la sanità e la normalità alla malattia, rinunciando alla prospettiva delle definizioni diagnostiche a favore della prospettiva dell'anima, "quel puntino di luce infinita che c'è dentro ognuno di noi". Una prospettiva fatta di cura di sé, di accettazione delle proprie ferite, della comprensione che il dolore può essere un dono. E che spesso, come nella celebre frase attribuita a Rilke, le nostre paure più profonde sono come i draghi delle fiabe che proteggono i nostri tesori più grandi. Gaia, così facendo, riesce a intraprendere un cammino di salvezza e di amore, verso il prossimo, verso di sé. A più di dieci anni di distanza dal suo fortunatissimo esordio Pulce non c'è, Gaia Rayneri torna con un libro autobiografico, che muta un profondo dolore in una splendente speranza. Con un approccio sincretico, che va dal Cristianesimo al Buddismo, da Freud a Seneca, da Foucault alle tecniche di meditazione, Un libro di guarigione può accompagnare la vita di ogni essere umano, mostrandogli come affrontare i dolori, le difficoltà e le solitudini anche quando sono apparentemente insormontabili e ricordando che la felicità dell'anima è l'obiettivo più importante e più raggiungibile che esista.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Gaia ha attraversato dieci anni di inferno, ma alla fine è riuscita a guarire non grazie alla psicoterapia né tantomeno agli psicofarmaci, bensì affrontando un percorso di evoluzione spirituale che si richiama sia alla meditazione buddista che ad altre tradizioni. Un esempio illuminante di cambiamento interiore ma anche esteriore, perché non è possibile diventare felici se non si rimuovono quegli ostacoli oggettivi che vanno contro le nostre più segrete e profonde aspirazioni. Bisogna imparare ad ascoltare il proprio cuore e non avere paura di seguirlo, ovunque esso ci porti. Un libro che ricorderò a lungo.
Recensioni
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