Il libro bruciato
di Marc-Alain Ouaknin
In un giorno d'inverno del 1808 rabbi Nachman, maestro del pietismo ebraico, decise di bruciare uno dei suoi libri. Di esso non ci restano che il titolo e una tradizione che ci spiega la necessità di bruciare i libri sacri. Da questo paradosso si dipana l'indagine di Marc-Alain Quaknin intorno ai testi che fondano il pensiero ebraico. L'autore conduce attraverso una rilettura della tradizione talmudica che parte da una domanda cruciale: se un incendio divampa nel giorno del riposo sabbatico, giorno sacro nel quale è vietato accendere o spegnere un fuoco, che cosa fare con i libri, lasciarli bruciare o salvarli? E quali libri meritano di essere salvati? E come sempre accade nella tradizione ebraica, una domanda non chiama solo la riposta ma anche molte altre domande. )
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