La Pitagora Editrice affonda le sue primissime radici in una realtà quasi aneddotica. Alla fine degli anni '50, particolarmente nelle facoltà scientifiche, esisteva di fatto una profonda carenza editoriale relativamente ai testi base di molte discipline. Questa realtà (non solo bolognese) spesso rendeva gli appunti presi a lezione dagli allievi l'unico riferimento di studio possibile. I due soci fondatori nel frequentare la Facoltà di Ingegneria dell'Università di Bologna, si trovarono ad affrontare questo problema. Con l'aiuto di una macchina da ciclostile iniziarono un lavoro di riordino, composizione e stampa degli appunti per poi venderli ai colleghi studenti sotto forma di brevi dispense. Alla fine di ogni anno accademico le dispense venivano rilegate e distribuite sotto forma di volume unico. La tecnica era però laboriosa e impegnativa e occupò ben presto gran parte del loro tempo. Fu successivamente acquistata la prima macchina da stampa offset (primi anni '60) e aperto un negozio in via Saragozza a Bologna (vendita di dispense, strumenti per il disegno, cancelleria e - nel retro - una vera e propria "fucina di stampa"). A poco a poco l'embrionale attività si tramutò in vera e propria "attività editoriale" e divenne impegno primario sviluppandosi in settori sempre più ampi fino ad attuarsi nella odierna fisionomia e a raggiungere mete di effettivi contenuti culturali e specialistici.