Margarethe von Trotta, berlinese, figlia del pittore Alfred Roloff, si trasferisce a Parigi durante gli anni sessanta. Qui inizia a frequentare dei collettivi cinematografici, collaborando come sceneggiatrice e codirigendo alcuni cortometraggi. All’inizio, Margarethe si interessa alla recitazione, apparendo in alcuni film di registi quali Reiner Werner Fassbinder e Volker Schlöndorff, che nel 1971 diventa suo marito. Il debutto alla regia risale al 1975, con Il caso Katherina Blum, al quale prende parte anche come attrice. Tre anni dopo dirige Il secondo risveglio di Christa Klages (1978) presentato al Festival internazionale del cinema di Berlino, dove si aggiudica un premio. Famosa per il suo lavoro su personaggi femminili molto forti, Margarethe diventa con gli anni il simbolo della cinematografia femminile tedesca, e uno dei personaggi di spicco del New German Cinema degli anni settanta e ottanta. I suoi maggiori successi sono Anni di piombo (1981), Leone d’Oro a Venezia, Lucida follia (1983), Rosa Luxemburg (1986), Palma d’Oro a Cannes come migliore attrice per Barbara Sukowa, e La promessa (1995). Nel 2009 è uscito Vision e con Feltrinelli "Film Festival" Hannah Arendt (dvd + libro; 2014).