Lars Gustafsson è stato uno scrittore svedese. Laureato nel 1960 all'Università di Uppsala, negli anni Sessanta è stato redattore e direttore (fino al 1972) della rivista letteraria BLM (Bonniers Litterära Magasin).
Nel 1981 si è convertito all'ebraismo.
È considerato da molti uno dei più internazionali fra gli scrittori svedesi contemporanei.
Studioso di matematica e filosofia, poeta, saggista, drammaturgo e romanziere, la sua opera conta numerosissime traduzioni all'estero.
Ha insegnato per un ventennio Storia del pensiero europeo a Austin, in Texas. Nella sua prosa, come pure nelle poesie, si riconosce una vena fantastica che, unitamente a un'erudizione declinata secondo modi ironici e mai seriosamente autoreferenziali, hanno portato alcuni a definirlo come il «Borges svedese».
In Italia - dove è pubblicato da Iperborea - ha ricevuto il Premio Agrigento, il Premio Boccaccio, il Grinzane Cavour e il Premio Nonino (2015). Tra i suoi titoli pubblicati nel nostro paese ricordiamo Morte di un apicultore, Il pomeriggio di un piastrellista e Le bianche braccia della signora Sorgedahl.
Da qualche anno risiede stabilmente a Södermalm, quartiere di Stoccolma.
Nel 1986 è stato fatto cavaliere dell'Ordre des Arts et des Lettres.
Nel 2003 il film A Breach in the Wall del regista Jimmy Karlsson è stato tratto dal suo racconto Yllet.