Tomáš Halík è un intellettuale del centro Europa impegnato per il dialogo interreligioso, i diritti umani, la libertà di fede e i rapporti tra mondo laico e cristiano.
Studioso di filosofia, sociologia e psicologia all'Università Carlo della sua città, è costretto ad abbandonare la carriera accademica quando i servizi segreti, negli anni '70, lo espellono dall’università e lo perseguitano come nemico del regime comunista cecoslovacco. La ricerca scientifica si trasforma così nella ricerca di senso, di fede: nel 1972 si avvicina alla Chiesa cattolica e comincia a studiare clandestinamente teologia, fino a essere ordinato sacerdote nel 1978, a Erfurt, in Germania.
È stato uno dei collaboratori e consiglieri più stretti del presidente Vaclav Havel. Nel 2011, durante una cerimonia nella principale Sinagoga di Varsavia situata in quello che fu il ghetto, ha ricevuto dal Consiglio dei Cristiani ed Ebrei il titolo "L’uomo della riconciliazione 2010". Ha vinto inoltre il Premio Templeton (a cadenza annuale per premiare le personalità che hanno apportato rivelanti contributi nell'ambito della spiritualità) nel 2014.
Oggi insegna filosofia e sociologia della religione all’Università Carlo di Praga.
Tra le sue pubblicazioni: Voglio che tu sia. L'amore dell'altro e il Dio cristiano (Vita e Pensiero 2017), che è dedicato ai "cercatori", a chi si interroga ancora sul significato profondo delle cose; Fare a meno di Dio? Se fede e incredulità si cercano (Queriniana 2017); La notte del confessore. La fede cristiana in un tempo di incertezza (Edizioni Paoline 2013); Vicino ai lontani (Libreria Editrice Vaticana 2012).