Giuseppe Pontiggia è stato uno dei maggiori scrittori e critici del secondo Novecento italiano. Dal padre bibliofilo eredita la passione per i libri, diventandone grande conoscitore e collezionista. La sua famiglia è agiata e ben voluta: suo padre lavora in banca, sua madre è casalinga, i suoi fratelli leggono tutti, sono appassionati dei libri della grande biblioteca di casa. Poi succede che il padre viene ucciso perché funzionario fascista – o forse no, le ragioni non erano chiare, così come gli assalitori –, e questo trauma per primo lo spingerà a scrivere.
Si laurea nel 1959 all'Università Cattolica di Milano con una tesi sulla tecnica narrativa di Italo Svevo.
Per aiutare la famiglia comincia a lavorare in banca, ma grazie alla pubblicazione del suo primo romanzo, autobiografico, La morte in banca, e all'incoraggiamento di Elio Vittorini, riesce a lasciarla per dedicarsi al mondo dell'editoria. Redattore del «Verri» e curatore insieme a M. Forti de «L'Almanacco dello Specchio», è consulente editoriale prima per Adelphi e poi per Mondadori. Ha collaborato anche con il supplemento domenicale de «Il Sole 24 ore».
Nel 1968 pubblica L’arte della fuga, al quale seguiranno Il Giocatore invisibile, La grande sera (Premio Strega 1989), un affresco spietato della società italiana degli anni Ottanta; Vite di uomini non illustri (1993), uno fra i punti più alti della sua narrativa che ottiene vasti riconoscimenti anche a livello europeo; e Nati due volte (Premio Campiello, Premio Società dei Lettori e Pen Club nel 2001), romanzo in cui tratta il tema della disabilità del figlio e da cui è stato tratto il film di Gianni Amelio, Le chiavi di casa. Oltre a questo film, dalle Vite di uomini non illustri Mario Monicelli trae il film Facciamo paradiso. Vince, tra l'altro, il Premio Chiara alla carriera nel 1997. Di notevole forza innovativa sono anche le esperienze saggistiche, quali Il Giardino delle Esperidi (1984), la scrittura aforistica di Le sabbie mobili (1991), L’Isola volante (1996), I Contemporanei del futuro. Viaggio nei classici (1998) e, per impegno civile e passione intellettuale, Prima persona (2002) che raccoglie e rivede gli interventi pubblicati su «Il Sole 24 Ore», nonché Dentro la sera. Conversazioni sullo scrivere (2016). È stato tra i primi in Italia a tenere corsi di scrittura creativa.
Sulla sua opera Interlinea ha pubblicato Giuseppe Pontiggia. Investigare il mondo(2016) e Una lettera dal Paradiso. Storie di Natale (2017).
Illustrazione tratta da Opere di Giuseppe Pontiggia, Mondadori 2004