"Attore italiano. Allievo della scuola del Piccolo Teatro di Milano, vive un percorso formativo caratterizzato da alcuni incontri fondamentali (da A. Trionfo e C. Bene a L. Ronconi e G. Testori), decisivi per la sua affermazione come apprezzato regista teatrale e come interprete capace di interiorizzare i personaggi fino a darne una lettura singolare e sentita. Senza rinunciare ad alcuni ruoli televisivi, debutta nel cinema con Vizi privati, pubbliche virtù (1976) di M. Jancsó, film che lega in un intreccio indissolubile pratiche sessuali e dimensione del potere, duramente perseguitato dalla censura. Dopo la collaborazione con M. Antonioni in Il mistero di Oberwald (1980), instaura un duraturo sodalizio con T. Brass, partecipando a diversi suoi film: La chiave (1983), in cui tornano a essere rappresentate le pulsioni erotiche all’interno di un particolare scenario politico; Miranda (1985), dove diventa uno dei tanti «capricci» della locandiera protagonista; e poi Così fan tutte (1992), L’uomo che guarda (1994) e, soprattutto, Senso ’45 (2002) dove impersona un untuoso voltagabbana nel travaglio della Repubblica di Salò. Nel 2007 è il personaggio del conte Raimondo nella trasposizione cinematografica del romanzo I viceré realizzata da R. Faenza e l’anno seguente è nel cast di Bianco e nero di C. Comencini nei panni di un suocero dalle memorie veterocolonialiste."