Dino Battaglia inizia la sua attività nel 1946 nel gruppo - animato particolarmente da Hugo Pratt - detto "L’Asso di Picche", realizzando alcune tavole di "Junglemen". In quello stesso periodo si dedica all’illustrazione pura per testi scolastici e, più tardi, inizia una serie di collaborazioni con editori inglesi ed argentini ed entra a far gruppo dei disegnatori del fumetto "Pecos Bill".
È stato tra i primi grandi Maestri della Nona Arte in Italia e tra i più celebrati protagonisti del “fumetto d’autore” tra gli anni Sessanta e Settanta. La sua arte, dopo i primi anni nel mondo dell’editoria popolare – con numerose opere d’avventura, western e belliche – approda rapidamente all’interno delle riviste chiave dell’Italia del dopoguerra, come «Sgt.Kirk», «alteralter» e «Corto Maltese». Storico collaboratore anche de «Il Giornalino» (per il quale pubblicherà un adattamento di Gargantua e Pantagruel), e il «Messaggero dei Ragazzi», produce una serie infinita di storie brevi per «Il Corriere dei Piccoli» e il «Corriere dei Ragazzi» e «Linus».
Durante la sua variegata carriera si dedicò con grande passione soprattutto agli adattamenti a fumetti di opere della letteratura, tra cui Moby Dick e alcuni racconti di Guy de Maupassant.
Negli anni il suo stile cupo e funereo e le atmosfere grottesche e gotiche delle sue tavole traducono in fumetto indimenticabili sequenze tratte dai racconti di Edgar Allan Poe, H.P. Lovecraft ed Hoffman.
Nel 1975 è il primo autore italiano a conquistare un premio al Festival di Angoulême, come “Miglior disegnatore straniero”.
Dando corpo ad atmosfere indefinite e misteriose, ed evocando con il suo pennino silenzi inquietanti e luci abbaglianti – anche grazie al supporto di una tecnica inconsueta nel fumetto come il tampone – le sue creazioni sono ancora oggi moderne e suggestive per la loro elegante e inquietante potenza espressiva.
Negli anni Duemila le sue opere sono state spesso ripubblicate in volumi e raccolte, in particolare dagli editori NPE, Hazard edizioni ed Editoriale Cosmo.
Fonte: NPE edizioni, Hazard