(Winchester, Virginia, 1873 - New York 1947) scrittrice statunitense. Cresciuta nel Nebraska a contatto con il mondo degli immigrati cechi e scandinavi, descrisse nei romanzi O pionieri! (O pioneers!, 1913), La mia Antonia (My Antonia, 1918), e nei racconti di Uno dei nostri (One of ours, 1922), la vita di frontiera, il conflitto tra uomo e ambiente, scandito dalla solennità dei cicli stagionali. Veri aristocratici della prateria, i suoi pionieri, uomini e donne, si dibattono tra le memorie culturali del passato europeo e le necessità della sopravvivenza. Ma la definizione di scrittrice regionalista non esaurisce la complessità della sua visione e delle sue tecniche, affinate dalla lettura di H. James, di G. Flaubert, di Sara O. Jewett. La crescente consapevolezza artistica della C. è documentata dai saggi raccolti in Non sotto i quarant’anni (Not under forty, 1936) e dai romanzi La casa del professore (The professor’s house, 1925), Il mio mortale nemico (My mortal enemy, 1926), La morte viene per l’arcivescovo (Death comes for the archbishop, 1927); quest’ultimo rappresenta la fase più alta della ricerca narrativa dell’autrice, che giunge a conciliare cronaca e leggenda, religiosità cattolica e religiosità indiana.