(Omaha, Nebraska, 1925 - New York 1965) uomo politico e scrittore statunitense. Figlio di un militante nero assassinato dai razzisti, sperimentò personalmente l’oppressione e le discriminazioni dei bianchi. Aderì alla «nazione dell’Islam» - movimento noto anche con il nome di «Black muslims», fondato da Elijha Muhammad - e con la sua abilità oratoria e la sua azione appassionata seppe dare un senso politico alla mitologia pseudoislamica di quell’organizzazione. Poco prima di venire assassinato mentre teneva un comizio, dettò a A. Haley lo straordinario racconto della sua vita: da rapinatore e trafficante di stupefacenti nel ghetto di Harlem a politico prestigioso maturato culturalmente attraverso l’esperienza del carcere. L’autobiografia di Malcolm X (The autobiography of Malcolm X, 1965) estese il messaggio rivoluzionario di M. a un pubblico più vasto, conferendogli un’aura profetica. Postumi uscirono anche gli ultimi discorsi: Ultimi discorsi (Malcolm X speaks, 1965).