Critico cinematografico e sceneggiatore italiano. Nonostante la sua attività di sceneggiatore sia alquanto limitata, si lega subito al mondo del cinema prima come critico per Radio Trieste e poi passando a importanti testate giornalistiche come «la Repubblica», «Panorama» e il «Corriere della Sera». Tra i fondatori della rivista «Cinema nuovo» (1955), si interessa anche dell’aspetto produttivo dell’industria creando la società cinematografica 22 dicembre, che produce film di E. Olmi, L. Wertmüller e R. Rossellini. Incaricato esperto alla Mostra del cinema di Venezia dal 1966 al 1968, al fianco di L. Chiarini, esordisce nelle vesti di sceneggiatore nel 1970 con Venga a prendere il caffè... da noi di A. Lattuada, ritratto della piccola borghesia provinciale. Lavora come produttore anche nell’ambito della Rai, con un’attenzione particolare a progetti che riguardano la letteratura triestina come La rosa rossa (1973) e Un anno di scuola (1976), entrambi diretti da F. Giraldi. La sua seconda sceneggiatura, vincitrice del Nastro d’argento come la prima, è del 1988 per il film di E. Olmi La leggenda del santo bevitore. Fra i suoi testi critici più rilevanti si segnala una voluminosa biografia di F. Fellini. I suoi meriti nel settore cinematografico sono riconosciuti dal premio Grolla d’oro per la carriera al Festival di Saint-Vincent (1999).