(Berlino 1773-1853) scrittore tedesco. A Jena frequentò i fratelli Schlegel, Schelling, Fichte e Novalis. Viaggiò in Italia (1805-06) e fu a Londra (1817), dove studiò l’opera di Shakespeare. Stabilitosi a Dresda (1819), tradusse con A. Schlegel le opere di Shakespeare. Dal 1825 fu consigliere per il teatro di corte, rinnovandone con intelligenza il repertorio, e dal 1841 consigliere alla corte di Berlino. Fra le prime opere di T. vi sono alcuni racconti, il romanzo epistolare Storia del signor William Lovell (Geschichte des Herrn William Lovell, 1796), le incompiute Peregrinazioni di Franz Sternbald (Franz Sternbalds Wanderungen, 1798) e drammi che esaltano il mondo feudale medievale, come Vita e morte di santa Genoveffa (Leben und Tod der heiligen Genoveva, 1799) e L’imperatore Ottaviano (Kaiser Octavianus, 1804). Ma la sua esuberante fantasia trovò il mezzo espressivo più congeniale nelle novelle, spesso di materia fiabesca (Il biondo Eckbert, Der blonde Eckbert, 1796; Il fedele Eckart, Vom getreuen Eckart, 1799), e nelle fiabe drammatiche: Il gatto con gli stivali (Der gestiefelte Kater, 1797), dalla fiaba di Perrault; Il principe Zerbino (Prinz Zerbino, 1799). Tra le numerose opere della maturità, vicine allo spirito del Biedermeier, ricordiamo le novelle Il fidanzamento (Die Verlobung, 1823), L’erudito (Der Gelehrte, 1827), la delicata storia d’amore Il superfluo della vita (Des Lebens Überfluss, 1839) e il romanzo di ambiente rinascimentale Vittoria Accorombona (1840).Maestro nel rendere l’atmosfera di circostanze soprannaturali e nell’analizzare stati d’animo fluidi e inquieti, T. trovò in un medioevo idealizzato lo sfondo per le sue invenzioni narrative. Con il suo stile ricco di calore e di suggestioni musicali egli riesce a coprire, a volte, una certa evanescenza di contenuti; altre volte s’adopera lui stesso a dissolvere, con sottile ironia, l’illusione creata nel racconto. Tipico esponente, in gioventù, delle idealità e dei modi del romanticismo, nelle opere della maturità T. precorse le pacate tonalità borghesi della letteratura Biedermeier.