Attore francese. Sopravvive con piccole parti a teatro prima di incontrare il poeta e commediografo J. Cocteau che diviene il suo Pigmalione e ne fa il protagonista delle trasposizioni cinematografiche dei suoi già celebri lavori teatrali: La Bella e la Bestia (1946), L'aquila a due teste (1948), I parenti terribili (1948) e Orfeo (1949), tutti diretti dallo stesso Cocteau. Seducente, volto intenso e mascella squadrata, si presta magnificamente a ruoli da eroe romantico, in particolare in drammoni in costume tipo Il segreto di Mayerling (1949) di J. Delannoy, Il tesoro di Montecristo (1954) di R. Vernay, fino a Napoleone ad Austerlitz (1960) di A. Gance. Sale di registro sotto la guida di autori del calibro di J. Renoir in Eliana e gli uomini (1956) e L. Visconti, con il quale lavora in Le notti bianche (1957), tratto da F. Dostoevskij. Negli anni '60 dà vita in chiave comica a uno degli eroi del feuilleton d'oltralpe nella serie cominciata con Fantomas '70 (1964) di A. Hunebelle, senza abbandonare i prediletti ruoli di cappa e spada come in Capitan Fracassa (1961) di P. Gaspard-Huit e L'uomo dalla maschera di ferro (1962) di H. Decoin. Dopo un lungo ritiro dalle scene, si riaffaccia invecchiato ma sempre gagliardo in I miserabili (1995) di C. Lelouch, tratto da V. Hugo, nei panni di monsignor Myriel, il vescovo che farà ritrovare la coscienza al protagonista Jean Valjean/J.-P. Belmondo. L'ultima significativa apparizione è l'anno dopo nel ricco cast di Io ballo da sola di B. Bertolucci.