Ivo Andríc fu uno dei maggiori rappresentanti delle letterature slave novecentesche, Premio Nobel per la letteratura nel 1961.
«Andric è un classico, comparabile a Gogol’ o a Cechov», come ha scritto Predrag Matvejevic.
Nato nel 1892 nelle vicinanze di Travnik (Bosnia), è alle lontane e complesse vicende storiche del suo paese che Andric dedicò la propria attenzione di scrittore dalla forte impronta realistica. Durante gli anni che precedettero il primo conflitto mondiale e la costituzione dello Stato iugoslavo aderì al movimento irredentista serbo e per questo venne condannato anche al carcere e al confino. In seguito si dedicò alla carriera diplomatica, soggiornando in diverse città europee, e approfondendo nel frattempo la vocazione letteraria. Risale agli anni Trenta la pubblicazione di alcuni volumi di novelle e al 1945 quella dei due romanzi maggiori, La cronaca di Travnik e Il ponte sulla Drina. Dopo la Seconda guerra mondiale Andric continuò la sua attività di scrittore e nel 1961 venne insignito del premio Nobel. Morì a Belgrado nel 1975.