(Parigi 1837-99) drammaturgo francese. Iniziò l’attività teatrale con un vaudeville: Il figliuol prodigo (L’enfant prodigue, 1869), che ebbe un certo successo, mentre Michel Pauper (1871), dramma di ispirazione socialista, piacque al pubblico ma non alla critica. Dopo la guerra franco-prussiana, nel 1877, B. scrisse I corvi (Les corbeaux), che incontrò molte difficoltà per la rappresentazione; nel frattempo nacquero due atti unici, La spola (La navette, 1878), e Le donne oneste (Les honnêtes femmes, 1880), indicativi della misoginia dell’autore, che fecero scandalo. Nel 1882 I corvi andò finalmente in scena. È un dramma cupo, potente, in cui è rappresentato un gruppo di individui rapaci che si avventa su un’eredità. Il tema dell’egoismo e dell’avidità è svolto anche in I Pulcinella (Les Polichinelles, incompiuto). Il capolavoro di B. è probabilmente La parigina (La parisienne), ritratto d’una donna cinica e leggera, presentato con successo nel 1885. Scrittore austero e geniale, B. è uno dei più singolari autori drammatici del secondo ’800. Con lui ha inizio la voga del naturalismo nel teatro francese.