Nasce a Fortaleza nel nordest del Brasile, unica femmina di cinque figli. Lascia giovanissima la città natale e le costrizioni di un'educazione rigidissima e conservatrice per trasferirsi a Rio de Janeiro e intraprendere la sua carriera di giornalista e attivista politica. Paga con la persecuzione e il carcere, durante la dittatura, il suo impegno contro ogni forma di discriminazione e di oppressione. Dal 1978, continua la sua militanza contro ogni forma di discriminazione e di oppressione. Dal 1978, continua la sua militanza come deputato per il Partito dei lavoratori brasiliani. Dice di essere diventata femminista alla faccia di una zia che ripeteva sempre che le donne non hanno volontà, e scrittrice per le tante ore trascorse in cucina, con la vecchia domestica nera, ad ascoltare leggende favolose, piene di orrori e sensualità. Dice di aver sempre lottato per una pace che sia libera coesistenza tra diversi, nel rispetto delle reciproche diversità. Heloneida è morta il 3 dicembre 2007. Il governatore di Rio de Janeiro ha disposto tre giorni di bandiere a mezz'asta in memoria del deputato di sei legislature, della pioniera del movimento femminista in Brasile, della scrittrice e della donna forte e generosa.