Hans Magnus Enzensberger è stato uno scrittore tedesco. Ha scritto anche sotto lo pseudonimo di Andreas Thalmayr e Linda Quilt. Nel primo dopoguerra divenne uno degli animatori del Gruppo 47, movimento intellettuale che annoverava tra le sue fila scrittori come Grass, Böll, Celan e che si prefiggeva di far risorgere la cultura tedesca dimenticata e repressa dal regime nazista. Giornalista, professore universitario, poeta, traduttore e saggista, fondò nel 1965 la rivista «Kursbuch», tra le più vivaci della Repubblica Federale Tedesca. Le sue poesie sono sapientemente intessute di giochi di parole, termini gergali, citazioni saggistiche. Le raccolte principali, spesso nutrite di satira politica, sono Difesa dei lupi (Verteidigung der Wölfe, 1957, nt), Lingua nostra (Landessprache, 1961, nt), Scrittura per ciechi (Blindenschrift, 1964, nt), Mausoleum (1975), La fine del Titanic (Der Untergang der Titanic, 1978), Musica del futuro (Zukunftsmusik, 1991), Chiosco (Kiosk, 1995, nt), Più leggeri dell’aria: poesie morali (Leichter als Luft. Moralische Gedichte, 1999) e il curioso e provocatorio Che noia la poesia: pronto soccorso per lettori stressati (Lyrik nervt! Erste Hilfe für gestresste Leser, 2004). Ha scritto anche testi costruiti con il montaggio di materiali documentari, come il dramma L’interrogatorio all’Avana (Das Verhör von Habana, 1970), sullo sbarco anticastrista alla baia dei Porci, o il «romanzo» La breve estate dell’anarchia (Der kurze Sommer der Anarchie, 1972), sulla vita dell’anarchico spagnolo Buenaventura Durruti, e saggi-racconto per un pubblico trasversale di bambini e adulti: Il mago dei numeri (Der Zahlenteufel, 1997), Ma dove sono finito? (Wo warst du, Robert?, 1998), Considerazioni del Signor Z (Herrn Zetts Betrachtungen, 2013). In campo saggistico sono da ricordare Palaver. Considerazioni politiche (Palaver. Politische Überlegungen, 1968-73, 1974, che contiene tra l’altro: Elementi per una teoria dei media e Per la critica dell’ecologia politica), Ah, Europa! (1987), Mediocrità e follia (Mittelmass und Wahn, 1988), La grande migrazione (Die grosse Wanderung, 1992), Prospettive sulla guerra civile (Aussichten auf den Bürgerkrieg, 1993), Zig zag. Saggi sul tempo, il potere e lo stile (Zickzack: Aufsatze, 1997), Dialoghi tra immortali, morti e viventi (Dialoge zwischen Unsterblichen, Lebendigen und Toten, 2004), Il perdente radicale (Einaudi 2007).
Per i suoi lavori, tradotti in oltre quaranta lingue è stato insignito di numerosi premi ed onorificenze, tra cui il Premio Georg Brüchner (1963), il Premio Grinzane Editoria (2001) il Premio Principe delle Asturie (2002), il Premio Lerici Pea (2002), il Premio Merck-Serono (2007), il Sonning Prize (2010).