Guido Morselli è stato un narratore italiano. Condusse una vita schiva e ritirata, per lo più in una villa a Gavirate, presso Varese. I suoi romanzi furono tutti respinti dai vari editori a cui vennero via via presentati e i continui rifiuti indussero M. al suicidio. Solo dopo la morte cominciarono a essere pubblicate le sue opere, tutte improntate a una grande perizia stilistica e a un’originale costruzione d’intrecci. Situazioni di fantapolitica o di fantastoria sono il pretesto per far emergere la paradossalità delle vicende umane: Roma senza papa (1974) racconta la perdita d’identità di una chiesa tesa al rinnovamento; Contro-passato prossimo (1975) ipotizza una diversa conclusione della prima guerra mondiale; Divertimento 1889 (1975) è la nostalgica rievocazione della fin-de-siècle attraverso il racconto di un’avventura galante di Umberto I; Il comunista (1976) descrive la crisi della fede politica di un deputato emiliano; Dissipatio H. G. (1977) traccia il profilo angoscioso di un mondo senza genere umano. È notevole, in tutti questi romanzi, la capacità di ricostruire i caratteri e i personaggi di diverse culture e ambienti sociali. Scrisse saggi di argomento letterario (Proust o del sentimento, 1943; Realismo e fantasia, 1947) e uno in difesa della fede religiosa: Fede e critica (1977, postumo). Nel 1987 è uscito il Diario di M. per la cura di V. Fortichiari.