(Lucca 1911 - Roma 1993) poeta e narratore italiano. Si formò nel gruppo fiorentino di «Letteratura», collaborando anche al «Selvaggio» e all’«Italiano». Nel ’38 si stabilì a Roma e fu redattore della «Ruota» (1940-43). Arrestato nel ’44 e tradotto nel carcere di via Tasso, fu liberato all’arrivo delle truppe alleate. Esordì con una raccolta di liriche ermetizzanti (Versi e memoria, 1935, confluite con le successive in un volume del 1978, Poesie, 1928-1978), passando poi a una narrativa che sta a metà tra il diario intimistico e la prosa morale: Le lettere da Santa Margherita (a puntate su «Letteratura» nel 1937; in volume nel 1946), Personaggi d’elezione (1938). Nel ’48 apparve il lungo racconto Il mondo è una prigione, giudicato fra i migliori libri sulla resistenza: l’esperienza del carcere politico vi è rivissuta come trauma profondo, che condanna l’individuo all’isolamento e all’incomunicabilità. Sui temi autobiografici e della solitudine esistenziale tornano i successivi romanzi: La casa si muove (1950), Noi dobbiamo parlare (1955), Il colore della terra (1964), La morte del fiume (1974, premio Strega), Il nome delle parole (1984). Del 1987 è la raccolta Terra segreta. Tutte le poesie.