Scrittore e critico italiano.
Esponente di punta della neoavanguardia e del Gruppo 63, collaboratore di testate giornalistiche e deputato al Parlamento (1979-83), è autore di poesie in cui la dissoluzione del linguaggio (raggiunta attraverso la commistione delle forme linguistiche più diverse) intende porsi come registrazione della crisi storica dell’ideologia borghese, politica e letteraria: Laborintus (1956), Triperuno (1964), Wirrwarr (1972), Post karten (1978). In questa raccolta, come nella successiva Stracciafoglio (1980), è andato progressivamente emergendo, nel recupero della comunicazione verbale, un registro parodico-ironico, tendenzialmente diaristico, che si esercita sulle occasioni della vita quotidiana.
Segnalibro (1982), Bisbidis (1987) e Senzatitolo (1992) raccolgono la produzione poetica fino al 1991. Sono poi seguiti Corollario (1997), Cose (1999), Il gatto lupesco (2002) e Mikrokosmos. Poesie 1951-2004 (2004).
Nei romanzi (Capriccio italiano, 1963; Il giuoco dell’oca, 1967; Il giuoco del Satyricon, 1970) e nei testi teatrali (Teatro, 1969; Storie naturali, 1971; Faust. Un travestimento, 1985; Dialogo, 1991) prevalgono un sistema ludico di smontaggio delle tradizionali forme narrative e una volontà di recupero del linguaggio «basso».
S. ha anche scritto libretti per le musiche di L. Berio, soggetti per balletti e una riduzione dell’Orlando furioso per la regia teatrale di L. Ronconi.
La sua produzione saggistica, di tagliente acutezza, annovera, accanto a studi danteschi, vari saggi militanti e importanti indagini sulla letteratura tra Otto e Novecento.
La tendenza a privilegiare un filone di ironica contestazione dei canoni letterari è anche evidente nella polemica antologia Poesia del Novecento (1969). Coerenti con l’impostazione degli studi precedenti sono Il chierico organico. Scritture e intellettuali (2000), viaggio interpretativo attraverso cinquant’anni di attività critica teso a svelare la natura sociale dell’atto artistico, e Come si diventa materialisti storici? (2006).
Ha raccolto le sue note di costume apparse su «Paese sera» e i numerosi interventi giornalistici nei volumi Giornalino 1973-1975 (1976), Giornalino II. 1975-1977 (1979), Ghirigori (1988) e Gazzettino (1993).