Danilo Dolci è stato scrittore, poeta, intellettuale e attivista. Ha svolto un’attiva opera di assistenza sociale nelle aree depresse del Mezzogiorno, di cui, con i suoi scritti fra inchiesta sociologica e romanzo, ha indagato e illuminato i problemi: Banditi a Partinico (1955), Inchiesta a Palermo (1957, Premio Viareggio), Spreco (1960), Conversazioni (1962), Racconti siciliani (1971), Chissà se i pesci piangono (1973), Non esiste il silenzio (1974), Da bocca a bocca (1981).
Ha pubblicato anche raccolte di versi (Poesie, 1956; Creatura di creature, 1979 (Premio Internazionale Viareggio); Palpitare di messi, 1985).
Nel 1957 gli viene attribuito in Unione Sovietica il Premio Lenin per la pace; nel 1970 viene insignito del Premio Socrate a Stoccolma per «l'attività svolta in favore della pace, per i contributi di portata mondiale dati nel settore dell'educazione»; nel 1989 in India, riceve il Premio Internazionale Gandhi per l’approfondimento dei valori rivoluzionari nonviolenti.