Cesare Segre (1928) è stato uno degli intellettuali più importanti a livello internazionale, noto come teorico della semiologia, filologo e saggista; la sua attività di critico letterario è ben nota anche ai lettori del «Corriere della sera», dove ha scritto con regolarità.
Segre è vissuto e ha studiato a Torino, dove si è laureato nel 1950, allievo di Benvenuto Terracini e dello zio Santorre Debenedetti. Libero docente di filologia romanza dal 1954, ha poi insegnato presso le Università di Trieste e di Pavia, dove, negli anni Sessanta, è divenuto ordinario della materia. Accademico della Crusca, è inoltre stato visiting professor presso le Università di Manchester, Rio de Janeiro, Harvard, Princeton, Berkeley.
Dedicatosi inizialmente alla critica stilistica sulla scia di Benvenuto Terracini (importanti i saggi raccolti nel 1963 in Lingua stile e società), si è poi imposto come uno dei più autorevoli esponenti italiani del metodo strutturalistico.
Nel 1966 ha fondato «Strumenti critici», rivista che ha contribuito a ridisegnare il panorama della critica letteraria italiana.
La sua intensa attività di studio è testimoniata da una amplissima produzione, tra cui (quasi tutti nel catalogo Einaudi, editore di cui è consulente da molti anni) I segni e la critica (1969 e 2008), Le strutture e il tempo (1974), Semiotica filologica. Testo e modelli culturali (1979), Avviamento all'analisi del testo letterario (1985), Fuori del mondo. I modelli nella follia e nelle immagini dell'aldilà (1990), Intrecci di voci. La polifonia nella letteratura del Novecento (1991), Notizie dalla crisi. Dove va la critica letteraria? (1993), Ecdotica e comparatistica romanze (1998), Ritorno alla critica (2001), Tempo di bilanci. La fine del Novecento (2005), Dai metodi ai testi (2008). Del 1999 è l'autobiografia intellettuale Per curiosità (Einaudi 1999).
Da ricordare anche le sue fondamentali edizioni critiche delle Satire di Ludovico Ariosto, della Chanson de Roland, del Libro dei vizi e delle virtù di Bono Giamboni e, in collaborazione con Santorre Debenedetti, dell’Orlando Furioso; ha scritto inoltre molte prefazioni a testi di linguisti e autori classici della letteratura non solo italiana.