Ana María Matute è stata una scrittrice spagnola. Talento precoce, a sedici anni pubblica i primi racconti, seguiti dal romanzo Gli Abeli (Las Abel, 1948). La sua narrativa rivela una viva e ricca capacità immaginativa, che l’ha imposta come una delle maggiori narratrici del Novecento. (Festa a Nordovest, Fiesta al Nordeste, 1953; Prima memoria, Primera memoria, 1959; L’inganno, La trampa, 1969, nt; Cavaliere senza ritorno, La torre vigía, 1971, nt) lascia ampio spazio alla descrizione dell’adolescenza, in un’atmosfera tra favola e mistero e con una controllata ricerca stilistica. La stessa cifra stilistica caratterizza anche i racconti di La vergine di Antiochia (La virgen de Antioquía, nt) e Il quaderno dei conti (Cuaderno para cuentas, 1996, nt). Dopo la fine della dittatura franchista si è dedicata in particolar modo alla narrativa per ragazzi e fantasy: Solo un piede scalzo (Sólo un pie descalzo, 1984, nt), Dimenticato re Gudú (Olvidado rey Gudú, 1986), opera monumentale cui ha lavorato per un ventennio, del genere fantasy, cui appartiene anche Aranmanoth (2000, nt). Fazi ha pubblicato Ricordo di un'isola (2021), I soldati piangono di notte (2023), La trappola (2024).