Adriano Prosperi, nato nel 1939, si è formato presso l'Università di Pisa e la Scuola Normale Superiore, dove, negli stessi anni di Carlo Ginzburg e di Adriano Sofri, è stato allievo di Armando Saitta e Delio Cantimori. Ha insegnato Storia moderna presso l'Università della Calabria, l'Università di Bologna, l'Università di Pisa e la Scuola Normale Superiore. È membro dell'Accademia Nazionale dei Lincei. I suoi principali interessi di studio hanno riguardato la storia dell'Inquisizione romana, la storia dei movimenti ereticali nell'Italia del Cinquecento, la storia delle culture e delle mentalità tra Medioevo ed età moderna. Ha scritto per le pagine culturali del «Corriere della Sera» e de «Il Sole 24 Ore», occupandosi per lo più di recensioni di libri, ha collaborato con «La Repubblica».
Tra le sue opere ricordiamo: Penitenza e Riforma (1995), Storia moderna e contemporanea (Einaudi, 2000), Delitto e perdono (Einaudi, 2013), La vocazione (Einaudi, 2016) e Un volgo disperso (Einaudi, 2019). La sua opera più nota è stata Tribunali della coscienza. Inquisitori, confessori, missionari (Einaudi, 1996),