(Iquique, Tarapacá, 1929) regista, scrittore e drammaturgo cileno. Figlio di immigrati ebreo-ucraini, si trasferì a Parigi nel 1953. Personalità poliedrica, ha pubblicato i romanzi di ispirazione autobiografica Quando Teresa si arrabbiò con Dio (Donde mejor canta un pájaro, 1994) e il suo seguito Il figlio del giovedì nero (El niño del jueves negro, 1999); La via dei tarocchi (La via del Tarot, 2004) e La danza della realtà (La danza de la realidad, 2001), che indagano il legame uomo-divinità; La scala degli angeli (La escalera de los ángeles, 2006), raccolta di poesie e aforismi. Con Arrabal e Topor ha fondato nel 1962 il Movimento del Teatro Panico (per il quale ha scritto pièce e pantomime). J. è anche autore di fumetti (L’Incal, El Incal, 1981-88, con Moebius, il più grande disegnatore di fumetti di fantascienza francese; con M. Manara, I Borgia, 2004), ma la sua fama è legata principalmente al cinema, per il quale ha sceneggiato e diretto Il paese incantato (1967), dall’opera omonima di Arrabal, El Topo (1970) e La montagna sacra (1973), opere d’impronta provocatoriamente surrealista.