(Shadwell, Londra, 1839 - Oxford 1894) saggista inglese. Si laureò a Oxford, dove nel 1864 divenne fellow del Brasenose College e dove passò la maggior parte della sua tranquilla esistenza. I contatti con i preraffaelliti gli diedero modo di approfondire il suo interesse per l’arte e per la letteratura. Ricordiamo fra le sue opere più significative: Mario l’epicureo (Marius the epicurean, 1885), Ritratti immaginari (Imaginary portraits, 1887), Apprezzamenti (Appreciations, 1889), Platone e il platonismo (Plato and platonism, 1893), Il fanciullo in casa (The child in the house, 1894). P. è famoso come esponente e portavoce del movimento dell’«arte per l’arte», sviluppatosi in Inghilterra negli ultimi decenni del sec. XIX. La conclusione del suo studio su Il rinascimento (The renaissance, 1873), secondo il quale il valore dell’arte si misura soprattutto dall’intensità delle sensazioni che essa trasmette, divenne una sorta di manifesto del nuovo edonismo antivittoriano; e la prosa elegante delle sue opere, ritmata da delicate sfumature, influenzò un’intera generazione di intellettuali, ansiosi di sottrarsi al moralismo imperante nella critica artistica e letteraria.