(Derbyshire 1689 - Londra 1761) scrittore inglese. Agiato stampatore a Londra, si dedicò alla stesura di romanzi epistolari nella maturità, dimostrando un notevole talento narrativo. Il suo primo romanzo, Pamela, o La virtù ricompensata (Pamela, or Virtue Rewarded, I parte, 1740; II parte, 1742), è la storia di una cameriera che resiste ai continui tentativi di seduzione del suo padrone finché riesce a condurlo al matrimonio. Tratti caratteristici e pregevoli di questo libro sono la vivacità e la sottigliezza con cui la protagonista presenta i suoi sentimenti, e l’ambiguità, in parte involontaria, ma ugualmente di grande effetto ironico, nel comportamento della ragazza: la sua ingenuità apparente è in realtà piena di astuzia, e attraverso di essa la fanciulla riesce a realizzare l’aspirazione borghese dell’ascesa sociale. Il romanzo ebbe una fortuna enorme, ma fu anche bersaglio di polemiche e di satire: il discutibile codice morale di R. (difensore di un ideale di castità esemplare ma esteriore, merce di scambio per un vantaggioso matrimonio) indusse fra l’altro Fielding a darne una felicissima parodia in Joseph Andrews (1742). Il successivo romanzo di R., Clarissa (1748), ha una trama ingegnosa, imperniata sull’accanita caccia a una ragazza virtuosa da parte di un aristocratico libertino, Lovelace, il quale riesce infine a violentarla dopo averla narcotizzata. La sventurata viene così spinta a desiderare e ottenere la morte, cui fa seguito la sua postuma riabilitazione. Notevole, nel romanzo, è la precisione con cui R. dipinge i mutamenti nell’animo dell’eroina. Meno interessante è Sir Charles Grandison (1754), imperniato su un eroe modello di virtù.R. divide con Defoe il diritto di essere considerato il fondatore del romanzo inglese. Alla sua passione per la casistica morale e per il continuo confronto tra i dati della vita sociale e l’intima psicologia dell’individuo corrisponde impeccabilmente la forma epistolare da lui prescelta, che permette ai personaggi l’espressione immediata e analitica di pensieri, stati d’animo e turbamenti, senza tuttavia violare l’etica collettiva e pubblica della società inglese del Settecento. Vi è comunque un elemento, nelle opere di R., in Pamela in particolare, che le rese celebri in tutta Europa (Goldoni ne ricavò una commedia di successo, Pamela): e cioè la sua appassionata analisi etica dell’agire umano, tema centrale in un secolo che stava scoprendo la sfera del «sentimento».