(Fürth, Baviera, 1873 - Alt-Aussee, Stiria, 1934) scrittore tedesco. Visse dal 1898 a Vienna, dove fu amico di H. von Hofmannsthal e di A. Schnitzler. Scrisse molti romanzi di largo successo, notevoli più per la ricchezza del contenuto umano che per i loro pregi letterari. Diede forse la sua prova migliore con il primo romanzo, Gli ebrei di Zirndorf (Die Juden von Zirndorf, 1897), cronaca seicentesca delle vicende del celebre messia ebraico Shabbetaj Zevì e di quelle che si svolgono duecento anni dopo in un villaggio presso Norimberga. W. raggiunse il massimo della notorietà con la trilogia composta da Il caso Maurizius (Der Fall Maurizius, 1928), Etzel Andergast (1931) e La terza esistenza di Joseph Kerkhoven (Joseph Kerkhovens dritte Existenz, 1934), che descrive la tragica storia di un errore giudiziario. Incentrata sui temi della sofferenza e della giustizia e su analisi di carattere che rivelano l’influsso di Dostoevskij, la narrativa di W. risulta appesantita da un effettismo psicologico troppo insistito e truculento.