(Vienna 1790 - Pottenstein, Baviera, 1836) commediografo viennese. Attore e capocomico, scrisse commedie e farse fiabesche; tra cui Il diamante del re degli spiriti (Der Diamant des Geisterkönigs, 1824), La ragazza del mondo delle fate ovvero Il contadino milionario (Das Mädchen aus der Feenwelt oder Der Bauer als Millionär, 1826), Il re delle Alpi e il misantropo (Der Alpenkönig und der Menschenfeind, 1828), Il dissipatore (Der Verschwender, 1834). Al centro della sua opera è la trasformazione dello Zauberspiel (la «commedia di magia» in cui agiscono esseri fiabeschi, caratteristica della tradizione popolare viennese) in una commedia moderna in cui i personaggi umani assumono tratti individuali realistici (al di là dei «tipi» ancora legati alla commedia di carattere) e le figure allegoriche acquistano una vitalità tutta teatrale. R. va collocato nel quadro della cultura della restaurazione e degli ideali, da essa promossi, di modestia e rassegnazione, ma lo schema fisso della punizione e del ravvedimento è temperato da una comicità venata di malinconia.