(Alloway, Ayrshire, 1759 - Dumfries 1796) poeta scozzese. Nato in una fattoria della campagna scozzese, fece studi modesti e irregolari. I suoi versi circolarono per anni manoscritti; ma quando furono pubblicati, nel 1786, col titolo Poesie, soprattutto in dialetto scozzese (Poems, chiefly in the scottish dialect), gli procurarono fama immediata nei circoli letterari di Edimburgo, dove si era trasferito in quello stesso anno. Nel 1788 B. tornò alla sua campagna (solo negli ultimi anni abbandonò la vita dell’agricoltore per un posto di ispettore daziario) e continuò a scrivere poesie, sovente sulle arie di antiche ballate popolari, come le sue composizioni migliori, Gli allegri straccioni (The jolly beggars), La preghiera del santo Willie (Holy Willie’s prayer), e l’ultimo, grande poemetto, Tam O’Shanter (1795). L’opera di B. è caratterizzata da un naturale fascino lirico e musicale e da un sottile, arguto umorismo di matrice popolare.Pur non essendo un pensatore profondo, B. precorse sotto molti aspetti la sensibilità dei grandi romantici inglesi, per il fresco, spontaneo sentimento della natura; egli seppe anche far confluire le tradizioni della letteratura e della canzone scozzese in una poesia di grande delicatezza e chiarezza intellettuale, che possiede tutte le migliori qualità di un’epoca di classicismo: stile nitido e preciso, impressioni nette e concrete, forma vigorosa ma controllata. Una profonda riflessione morale convive con il gusto della percezione immediata; i lampi di una geniale fantasia non incrinano un equilibrio saldamente realistico. Dai suoi versi comici e satirici emerge un giudizio critico sulla natura umana che rivela insieme comprensione e fermezza, ricollegandosi, nel contempo, al rigore scozzese e alla tolleranza chauceriana.