(Frederiksberg, Copenaghen, 1779 - Copenaghen 1850) scrittore danese. È il massimo rappresentante del romanticismo nei paesi scandinavi e uno dei rinnovatori della letteratura danese. Divenuto celebre con le prime raccolte poetiche giovanili (1803-05), intraprese un lungo viaggio, durante il quale conobbe in Germania Goethe, Fichte e Mme de Staël, in Italia Thorvaldsen. Il suo poema I corni d’oro (1803) è considerato il programma del romanticismo nordico. Le sue numerose opere comprendono liriche, ballate, poemi (Helge, 1814; Hrolf Krahe, 1828), drammi (Baldur il buono, 1808), tragedie (Ugo di Rheinberg, 1819; Amleto, 1846), commedie (La spelonca di Ludlam, 1813), drammi fiabeschi (Il pescatore, 1816), saghe (La saga di Ørvarodds, 1841). Dotato di straordinaria vena fantastica, benché ancora legato alla poetica classicistica, O. si ispirò alle leggende scandinave e alla storia europea, ma soprattutto riprese la tradizione nordica della celebrazione degli eroi, rielaborandola alla luce di un moralismo d’ispirazione schilleriana ed esasperandone le passioni secondo la lezione di Shakespeare.