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2 stelle solo per Ocone, Antiseri inqualificabile: pensa solo a giustificare il cattolicesimo in politica. Entrambi scrivono difficile (terminologia, sinteticità, concetti) senza spiegaz aggiunte; solo tracce su autori e loro pensiero. Interessante intro di Giorello che accusa la soc italiana di eccessivo collettivismo e fa riferim (consapevole?) a Sapelli per lo svl mancato di Ita e SudEu in postww2. Ocone descrive una mappa più storica che concettuale del liberalismo (LIB) in Ita. Concetti di base ed appoggio su padri del LIB italiano (Croce, Einaudi) per definirlo come oggetto polivalente (coinvolge politica, econ, società, morale, logica). Storicamente mostra il LIB come "terza via", contemporaneamente antifascista ed anticomunista, movim politico "sui generis" per il quale il LIB era il fine e non un mezzo per altri obiettivi. Dopo il cfr tra i fondamenti del pensiero di Croce ed Einaudi (filos/giustiz.sociale, StatoMin/etica.personale), una serie di brevi capitoli per nominare i principali esponenti LIB ed i fondamenti del loro pensiero: Salvemini (vicino ad Einaudi), Gobetti e Rosselli (LIB in rivoluz comunista), Calogero (parziale collettivismo sociale), PdA (meltin'pot di correnti, fucina delle basi dell'Ita repubblicana), Sturzo (LIB e cattolici). Postww2 e la limitatezza del pensiero LIB nella politica e nella cultura, avversione a statalismo e monopoli, supporto a laicità ed istruzione; brevi approfondimenti anche per la corrente neoilluminista (riferim al mod UK) ed il ruolo/attività (limitati effetti) delle riviste Il Tempo, Il Mulino e Tempo Presente. Tempo perso la lettura di Antiseri: diversi riferim a personaggi citati da Ocone senza nulla aggiungere di utile, con l'aggravante che quasi sempre non scrive di idee proprie ma in riferim a quanto scritto dall'autore precedente. Su 21 pagine di intervento ben 8 sono dedicate ad esaltare pensiero ed attività dei cattolici liberali e 2,5 pag a parlare di un suo altro libro.
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