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Un romanzo di formazione sulla scoperta del proprio posto nel mondo. Una protagonista unica pronta a sfidare le convenzioni per decidere della propria vita in piena autonomia.
«Un acume e uno stile grandiosi.» - The New Yorker
«Una prosa cristallina e una scrittura immaginifica.» - The Guardian
«Brillante, onesto e toccante.» - Kirkus Reviews
«Una prosa scintillante.» - A reader's guide to Australian Fiction
Isobel ha nove anni e il suo compleanno si avvicina. Ma, come ogni volta, non ci saranno regali per lei. C’è solo una cosa che fa volare Isobel lontano dalle rigide regole che la famiglia le impone: leggere. Ma deve farlo di nascosto perché sua madre crede che non sia un’attività adatta a una bambina, che dovrebbe limitarsi a riordinare la casa e a preparare la cena. Isobel cresce alimentando la sua passione segreta di notte, alla luce di una flebile candela. Finché, a sedici anni, la sua vita non cambia radicalmente, quando è costretta a lasciare tutto, cercarsi un lavoro e una nuova sistemazione. È la prima volta che Isobel si scontra con il mondo. Con un mondo che non è solo la sua famiglia e il suo quartiere. È convinta di non avere gli strumenti per relazionarsi con gli altri. Le sembra di dire la cosa sbagliata, si sente fuori luogo. In fondo sua madre l’ha fatta sempre sentire così. Tanto che, quando incontra un gruppo di ragazzi che amano i libri come lei e passano le serate a discuterne, Isobel all’inizio rimane in silenzio. Ora che finalmente è in un contesto in cui può essere sé stessa, in cui può parlare liberamente di letteratura, ha paura. Ma piano piano le parole di Byron, Auden e Dostoevskij fanno breccia nelle sue insicurezze e le insegnano il coraggio di dire quello che pensa. Di far valere la propria opinione senza nascondere la cultura che si è costruita negli anni con le sue letture. Di aprire il cassetto in cui riposa il suo sogno. Il sogno di prendere una penna in mano e liberare quel flusso di parole che ha trattenuto per troppo tempo. Perché anche per una donna tutto è possibile.Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
[Estratto dal Blog] [...] In realtà mi aspettavo una storia diversa, soprattutto più leggera, mentre, invece, i molteplici argomenti trattati nel romanzo non sono sicuramente favorevoli ad una lettura amena e rilassante. La stessa struttura del libro, fatta di capitoli staccati gli uni dagli altri con una diversa dimensione spazio-temporale rispetto al precedente, non ne agevola la comprensione. Ad inizio romanzo troviamo la protagonista, Isobel Callaghan, che è ancora una bambina.[...]l’istinto materno non esiste! La signora Callaghan ne è un esempio, prova addirittura avversione nei confronti di questa figlia e non perde occasione per riversare su di lei qualunque sua frustrazione, mortificandola. L’anaffettività familiare lascerà un indelebile segno nella psiche di Isobel, del resto non potrebbe essere differente. Se da piccolo ti raccontano che non vali nulla, da adulto penserai di non essere nulla ed avrai difficoltà nel rapportarti con il mondo esterno. La piccola Isobel riesce a crearsi un “mondo parallelo” immergendosi nella lettura (anch’essa non ben vista dalla madre) e isolandosi dal resto del mondo.[...]Per lei leggere è una boccata d’ossigeno, qualcosa che va al di là del semplice piacere di scoprire nuovi mondi e nuove storie, è essenziale per la sua stessa sopravvivenza.[...]La lettura le sarà di conforto anche quando, ormai grande, alla morte della madre, andrà a vivere in un pensionato.Appena, infatti, prende possesso della sua stanza il primo gesto che fa è quello di sistemare i pochi libri di sua proprietà.Un gesto quasi rituale e propiziatorio.[...]Capitolo dopo capitolo seguiamo la crescita di Isobel, soprattutto quella emotiva. Pian piano la lettrice testarda riuscirà a prendere consapevolezza di sé.[...]Con uno stile singolare, intimo e complicato, Amy Witting ci illustra una storia originale, in cui le vicende della protagonista ci sono narrate con un forte impatto introspettivo.Fa da sfondo una profonda critica alla società maschilista[...]
Una lettura che mi ha destabilizzato un pochino, me la immaginavo piu' fluida, leggendo la trama, ma si e' rivelata impegnativa. La storia copre piu'anni della vita della protagonista, Isobel, ma non viene specificato e quindi rende difficile seguire i vari salti temporali e alcuni eventi narrati. Quello che pero' mi e' piaciuto e' il rapporto di Isobel con la lettura che viene usata dall'autrice come una sorta di critica verso la societa' per farle capire che una donna puo' fare della sua vita quello che vuole anche grazie alla cultura.
Devo essere sincera, questo libro mi ha un po’ deluso. Acquistato perché attirata da titolo (e non mi sembra di essere stata l’unica per cui la scelta commerciale è stata azzeccatissima) in realtà non sono riuscita ad apprezzare ne’ la scrittura (che non ho trovato così scorrevole) ne’ la protagonista (che nell’insieme ho trovato un personaggio negativo che si piange troppo addosso). Ho però apprezzato il finale che apre uno spiraglio nella vita di Isobel.
Recensioni
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