Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Dati e Statistiche
Wishlist Salvato in 0 liste dei desideri
Letterati e massa. «L'Idea Liberale» (1891-1906)
Disponibile in 3 giorni lavorativi
21,00 €
21,00 €
Disp. in 3 gg lavorativi
Chiudi
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
Libreria Internazionale Romagnosi snc
21,00 € + 8,90 € Spedizione
disponibile in 3 giorni lavorativi disponibile in 3 giorni lavorativi
Info
Nuovo
Firenze Libri
12,00 € + 5,00 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Usato Usato - Come Nuovo
ibs
20,52 € Spedizione gratuita
disponibile in 7 settimane Non disponibile
Info
Nuovo
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
Libreria Internazionale Romagnosi snc
21,00 € + 8,90 € Spedizione
disponibile in 3 giorni lavorativi disponibile in 3 giorni lavorativi
Info
Nuovo
ibs
20,52 € Spedizione gratuita
disponibile in 7 settimane Non disponibile
Info
Nuovo
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
Firenze Libri
12,00 € + 5,00 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Usato Usato - Come Nuovo
Chiudi

Tutti i formati ed edizioni

Chiudi
Chiudi

Promo attive (0)

Descrizione


Il contesto storico-culturale in cui "L'Idea liberale" si colloca è la cosiddetta "crisi del positivismo" a cui corrisponde un mutamento della funzione dell'intellettuale. A partire dal primo numero del 1891, Bagnoli segue attraverso le varie annate lo svilupparsi, dai temi dell'antropologia criminale e dell'evoluzionismo, di quella psicologia delle folle da cui nasce una "teoria delle superiorità"; dunque la rivista, pur restando nell'ambito di un pensiero liberale, prelude in qualche modo al formarsi di logiche egoarchiche e imperialistiche, come conferma la presenza sulle sue pagine degli scritti di Morasso, Papini e Corradini. All'interno di tutto ciò prende forma il nuovo ruolo del letterato, che da imparziale osservatore delle masse diviene tecnico delegato al loro controllo, persuasore non occulto e mobilitatore attraverso il ricorso a una retorica pervasiva e totalizzante, in grado di elaborare il passaggio dall'ideologia al mito. Così come l'inadeguatezza della vecchia dottrina liberale e la paura delle masse stanno alle origini di precisi fenomeni novecenteschi, "L'Idea liberale" si trova - anche contro le aspettative dei suoi promotori - alle origini di quelle tendenze che caratterizzeranno poi "Il Regno", "Hermes", "Leonardo" e oltre.
Leggi di più Leggi di meno

Dettagli

2000
14 aprile 2000
244 p.
9788843015498
Chiudi

Indice

1.Tra letteratura e mass media/Per una lettura del Novecento2.Tempi Moderni/Il sale Bullrich/Il mestiere di scrivere e il mestiere di immaginare/ L'estetico, il politico, la sociologia: le molte culture3."L'Idea Liberale"/Il 1891: la quinta colonna/Il 1893: dalla sociologia alla persuasione/Il 1896: dal «fakirismo» all'attivismo/Il 1903: dal letterato all'intellettuale/Il 1906: «Finis Ideae»4.Una retorica per le masse/L'arte aristocratica: Carducci e gli altri/Letteratura socialista e letteratura «nuova»/Il pubblico in arte: educazione e intrattenimentoConclusioni

La recensione di IBS

Il contesto storico-culturale in cui "L'Idea liberale" si colloca è la cosiddetta "crisi del positivismo" a cui corrisponde un mutamento della funzione dell'intellettuale. A partire dal primo numero del 1891, Bagnoli segue attraverso le varie annate lo svilupparsi, dai temi dell'antropologia criminale e dell'evoluzionismo, di quella psicologia delle folle da cui nasce una "teoria delle superiorità"; dunque la rivista, pur restando nell'ambito di un pensiero liberale, prelude in qualche modo al formarsi di logiche egoarchiche e imperialistiche, come conferma la presenza sulle sue pagine degli scritti di Morasso, Papini e Corradini. All'interno di tutto ciò prende forma il nuovo ruolo del letterato, che da imparziale osservatore delle masse diviene tecnico delegato al loro controllo, persuasore non occulto e mobilitatore attraverso il ricorso a una retorica pervasiva e totalizzante, in grado di elaborare il passaggio dall'ideologia al mito. Così come l'inadeguatezza della vecchia dottrina liberale e la paura delle masse stanno alle origini di precisi fenomeni novecenteschi, "L'Idea liberale" si trova - anche contro le aspettative dei suoi promotori - alle origini di quelle tendenze che caratterizzeranno poi "Il Regno", "Hermes", "Leonardo" e oltre.

Leggi di più Leggi di meno
Chiudi
Aggiunto

L'articolo è stato aggiunto al carrello

Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Chiudi