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L'archetipo è Lei, la donna immortale: Sapere, Potere, Bellezza assoluti e pieni. Questo romanzo, scritto in una fine Ottocento inglese che rivitalizzava appassite vaghezze tardoromantiche con i sogni di futuro della nuova era imperiale, fu molto letto.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Condivido appieno il giudizio entusiasta che ne ha dato Henry Miller (I libri della mia vita, Adelphi). Rider delinea un personaggio d'inimmaginabile potenza evocativa attraverso una storia mozzafiato, nella quale il fattore tempo assume dimensioni abissali (Da evitare assolutamente lo stupido film che decenni fa è stato tratto dal romanzo).
Per essere un libro scritto più di un secolo fa non è male. Certo in molti tratti ho trovato la storia un pò troppo semplificata e "ingenua", però come libro estivo può andare.
Libro interessante anche se devo dire che non ha retto molto bene il passare del tempo. Scritto verso la fine del diciannovesimo secolo questo libro mostra tutti gli anni che ha. Mi è piaciuto ma devo dire che lo stile di scrittura è un po’ datato. Credo però di capire come a suo tempo l’uscita di questo libro abbia suscitato tanto scalpore e successo. Credo anche di capire il fascino che questo libro, ma in generale tutta l’opera di Rider Haggard, abbia esercitato su Henry Miller. Il libro si legge bene, la scrittura risulta a volte un po’ ridondante ed ampollosa ma il ritmo è sicuramente buono. Leggendo questo libro si ritrovano un sacco di archetipi divenuti poi standard soprattutto nella filmografia e nella bibliografia più recente del genere avventura/fantascienza. In questo senso credo quindi che questo libro sia importante come precursore di molta della letteratura del genere avventura che si è avuta negli anni seguenti. Non ho invece metri di paragone per il genere avventura dell’epoca, e mi riferisco a Jules Verne, Emilio Salgari, ecc…., suoi contemporanei, di cui non conosco niente. Complessivamente quindi il libro mi è piaciuto, anche se non mi ha entusiasmato.
Recensioni
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L'archetipo è Lei, la donna immortale: Sapere, Potere, Bellezza assoluti e pieni. Questo romanzo, scritto in una fine Ottocento inglese che rivitalizzava appassite vaghezze tardoromantiche con i sogni di futuro della nuova era imperiale, fu molto letto.
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