I temi trattati nel presente volume sono quelli dell’amore, del pentimento e della conversione, della narrazione autobiografica e del complicato intrecciarsi in questa di istanze di verità e falsificazioni allegoriche: temi centrali nell’opera di Dante e, in alcuni casi, strutturali nel senso più pregnante della parola. I capitoli seguono l’ordine cronologico dei vari scritti danteschi di cui ci si occupa (il capitolo primo è dedicato a questioni relative alla presenza di Agostino nella Vita Nova; il secondo e il terzo ad alcuni aspetti particolari della cultura e autobiografia dantesche all’altezza del Convivio; il quarto all’episodio infernale di Paolo e Francesca; il quinto infine ad alcuni momenti chiave nella struttura del poema, tra chiusura della seconda e inizio e conclusione della terza cantica), ma frequenti sono i richiami incrociati, resi necessari dalla natura dell’opera di Dante, caratterizzata da una prepotente forza centripeta impostale dall’autore: è essa stessa che pretende di essere letta organicamente. A questa coerenza di impianto e di progetto, in cui ruolo centrale svolge l’analisi della presenza agostiniana nelle opere di Dante trattate, corrisponde una pluralità di strategie nella concezione delle diverse parti, animate da approcci differenti e complementari: si va dalle letture ravvicinate del testo dantesco (come nel primo e nel secondo capitolo) all’approfondimento di alcuni nodi più strettamente teoretici (ancora il secondo e il terzo capitolo), dal tentativo di saggiare il modello ermeneutico approntato su un singolo, emblematico luogo poetico (il quarto capitolo) a un esercizio di concentrata lettura verticale del poema, con particolare attenzione al ruolo strutturale giocato dal personaggio di Beatrice (il quinto capitolo).
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