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Recensioni Lee Konitz with Warne Marsh (180 gr.)

Lee Konitz with Warne Marsh (180 gr.) di Lee Konitz, Warne Marsh
Recensioni: 5/5
Questo disco può contare su una sezione ritmica semplicemente straordinaria! Il classico sogno che diventa realtà, con il contrabbassista Oscar Pettiford e il batterista Kenny Clarke, affiancati dal chitarrista Billy Bauer e dall’inglese Ronnie Ball e dall’americano Sal Mosca che si alternano al pianoforte. Nessun appassionato di jazz degno di questo nome può stupirsi del fatto che questo disco abbia preso letteralmente il volo grazie ai due grandi maestri dell’improvvisazione provenienti dalla scuola del mitico Lennie Tristano. Nel giugno del 1955 nello studio di registrazione della Atlantic una serie di celebri standard andò a costituire la base di partenza per le lunghe e meravigliosamente sofisticate improvvisazioni di Lee Konitz e di Wayne Marsh, che in quegli anni erano tra gli allievi di maggiore talento del grande maestro di Chicago. Sebbene alcuni brani in programma come “Background Music” e “Ronnie’s Line” vengano definiti come composizioni originali, in realtà si tratta di adattamenti di “All of Me” e di “That Old Feeling”, peraltro di livello incomparabilmente alto. Lee Konitz definì spesso questo brano “The Twelfth Step”. Il programma viene ulteriormente arricchito da alcuni brani poco noti del grande Oscar Pettiford. Il “time-keeping” – un neologismo di primaria importanza per i jazzisti – è l’elemento principale di “Donna Lee” e di “There Will Never Be Another You”, due brani per i quali non esisteva un batterista migliore di Kenny “Klook” Clarke, che in quel periodo viveva ancora negli Stati Uniti, prima di trasferirsi nel 1956 a Parigi, città in cui non esisteva la discriminazione razziale. Naturalmente, questo album è disponibile anche in diverse edizioni digitali, che però non possono assolutamente reggere il confronto con questo superbo LP da 180 grammi, sulla cui copertina sono state riportate le note scritte a suo tempo dal celebre critico Barry Ulanov. Per finire, un’ultima annotazione: uno dei musicisti che presero parte alla registrazione di questo disco è ancora in circolazione. Di tanto in tanto Lee Konitz si fa ancora vedere e sentire in Europa, a dispetto dei suoi 91 anni! Questa straordinaria riproposizione della Speakers Corner è stata realizzata con tecnologia rigorosamente analogica, utilizzando i nastri analogici originali e un procedimento di rimasterizzazione del tutto analogico, dal master alla testina di incisione. Per finire, va sottolineato il fatto che l’etichetta tedesca ha provveduto a pagare tutte le royalty e tutti i diritti d’autore, un fatto per nulla scontato al giorno d’oggi.
Registrazione mono effettuata nel 1955 presso i Coastal Studios di New York City dall’ingegnere del suono Tom Dowd e dal producer Nesuhi Ertegun.)
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