Una mano insanguinata sul muro. È soltanto questo quello che rimane di Laura Lanza, la bellissima baronessa di Carini, sacrificata dal padre in nome dell'onore. Nota a tutti è la sua storia, ricordata come il primo "femminicidio" d'Italia. Il triste racconto di una forte passione, rivisitato con una scrittura colta e morbida, calda e avvolgente, saprà ammaliare il lettore alla ricerca di una vicenda unica, ambientata in Sicilia in pieno Rinascimento, periodo nel quale l'onore, inteso nel senso più rigido, ha la precedenza sui sentimenti. Niente può macchiarlo, pena la decadenza della rispettabilità della persona e del Casato, che deve conservare integro il suo prestigio e la sua potenza. Innumerevoli gli spunti di attualità, considerando che il "delitto d'onore" nella penisola è stato abolito soltanto nel 1981.)
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